L’importanza dei contenuti sul proprio sito web e qualche suggerimento per crearli

Spesso viene ripetuto dalle web agency (o, perlomeno, dovrebbe essere così) che non basta un sito esteticamente bello per scalare il ranking di Google. Che bisogna impegnarsi per creare contenuti (sì ma quali?) per generare traffico organico. Che senza un sito aggiornato e con molte informazioni nemmeno le campagne a pagamento più efficaci possono molto.

Ma perché? 

Oggi risponderemo a questa domanda, perché i contenuti sono così importanti e, per completezza, vi descriverò i contenuti più in voga del momento.

Se volessi, prima di cominciare a leggere, vedere un video sull’argomento… Bene! Ti lascio qui un video realizzato da Gabriele Polla (non lo conosci?) fresco fresco di pubblicazione su Youtube.

Cominciamo.

a. L’importanza dei contenuti

Ok, abbiamo un sito appena messo online. Creato da zero, abbiamo investito una certa somma per averlo. Eppure ci viene detto che non basta.

“Ma come? Ho pagato e voglio i miei risultati. Il sito è online, perché non genera traffico? Perché la gente non compra? Perché nessuno ci finisce sopra?”

Sono tutte domande lecite, soprattutto per chi non “mastica” di web marketing e di logiche di internet.

☆ Facciamo un esempio e considerate queste due premesse:

  • Il sito è la vostra vetrina sulla strada (attenzione, solo vetrina);
  • Internet è una città enorme, in cui nessuno vi conosce.

In questa situazione, vi stupireste del fatto che avete difficoltà a far partire all’attività? Che le persone vi passano davanti e non vi considerano? O che non si fidano di voi e non comprano? Non vi fareste pubblicità? E, soprattutto, non riempireste di foto, brochure, prodotti e simili il vostro negozio in modo da attirare la clientela?

Ecco. Su internet è lo stesso ragionamento. Non parleremo oggi di pubblicità a pagamento (qui il link per l’articolo dedicato) ma di “riempire” il vostro negozio del miglior servizio che potete offrire agli utenti su internet: la vostra COMPETENZA.

Questo è il centro della strategia dei contenuti. Del perché sono così importanti.

Voi offrite, gratuitamente, al “popolo” del web tutto ciò che sapete. Create contenuti, con una certa regolarità, cercando di dare sempre valore a chi visita il vostro sito.

Questa strategia ha una duplice finalità:

1. Aiutate chi sta cercando informazioni

La regola resta sempre quella di ragionare nello stesso modo di un non addetto al settore e, quindi, nel caso avesse un problema che lo perseguita da giorni, non sapendo come uscirne, per prima cosa inizia una ricerca su Google.

Qualche giorno prima voi avete creato un articolo di post che spiega come risolvere quel determinato problema, magari senza ricorrere a prodotti costosi o all’aiuto di un esperto.

L’utente trova il vostro articolo.

Lo legge, prova ad applicare i vostri consigli risolvendo il suo problema e chiude il vostro sito.

Qualche giorno dopo gli viene un dubbio. Cosa può fare per evitare di avere di nuovo quel problema in futuro.

Fa una nuova ricerca su internet.

Magari ritrova voi con un altro contenuto, che spiega esattamente come evitare quel problema, ma che richiede l’aiuto di un professionista specializzato (come voi).

Indovinate chi chiama?

Il primo sconosciuto trovato sulle pagine gialle o in siti di professionisti oppure colui che già una volta gli ha risolto un problema?

Avete risolto un problema ancora prima di incontrare l’utente e, ora, si fida di voi. E vi ricompensa contattandovi per un lavoro.

E questo ci collega direttamente alla seconda finalità dei contenuti…

2. State confermando le vostre capacità e, insieme, facendo branding (aziendale o personale)

Qualunque professionista o imprenditore può recarsi da un’agenzia e dire: “voglio un sito e nella home scriveteci che sono un esperto di xyz”.

Chi può dire il contrario? L’agenzia non conosce il suo livello di capacità, sa solo quello che l’imprenditore racconta.

“Ma allora tutti possiamo essere esperti del settore e leader di mercato”

A parole sì.

Nella realtà un po’ meno.

Perché a parole è tutto vero, finché non ci si scontra con la realtà. I contenuti e le recensioni sono il mezzo con cui gli utenti premiano i veri professionisti e lasciano da parte chi non racconta le sue reali capacità.

Di recensioni ho già parlato, vi lascio qui il link per approfondire.

Dicevamo, contenuti. Creando contenuti di valore, che risolvano davvero i problemi (vedi punto 1) degli utenti. Sarete premiati. Leggeranno i nostri articoli, visiteranno il sito, ci passeranno più tempo sopra. E questo farà percepire a Google che siamo meritevoli di salire nel ranking organico. Di conseguenza, se ci troveremo nelle prime pagine, gli utenti sapranno che siamo meritevoli, perché (anche i meno esperti) sanno come funziona un motore di ricerca.

E si passerà da utenti che cercano veloci soluzioni a potenziali clienti che vogliono un servizio o prodotto, oppure prima di fare un acquisto vorranno sapere la nostra opinione.

Diventando AUTOREVOLI nel vostro settore.

E non serve spiegare a cosa porterà tutto questo nel lungo periodo.

b. Quali contenuti?

Bene, abbiamo parlato dell’importanza che i contenuti rivestono per un professionista o imprenditore.

Ma bisogna ancora analizzare QUALE contenuto produrre. Perché non ci sono solo gli articoli.

Possiamo usare strumenti più efficaci.

Cominciamo!

1. Articoli (e immagini incluse)

Il contenuto classico di ogni sito web. Nato prima di tutti gli altri, permette di creare un testo da condividere agli altri utenti.

Vantaggi:

  • Ottimo per aiutare il posizionamento su Google;
  • Richiede meno attrezzatura per essere creato;
  • Ottimo per le guide/tutorial (in unione con le immagini).

Svantaggi:

  • È il più impersonale (non si vede né la faccia dell’autore né si sente la sua voce);
  • Poco efficace per guide di costruzione o spiegazione funzionamento di un prodotto fisico;
  • Media difficoltà da creare (bisogna saper scrivere, conoscere le regole del copy, le keywords, e così via).

Per chi è adatto?

Questo contenuto è adatto per tutte le attività che richiedono di spiegazione (come tutorial o guida da seguire passo passo), dato che il testo scritto è il più semplice da seguire mentalmente e, nel caso, più facile da ricominciare a leggere; senza considerare la facilità di aggiungere immagini e screen per permette di capire al meglio.

L’ostacolo più grande, però, è scrivere un articolo.

A questo argomento ho dedicato un articolo, che puoi leggere qui.

2. Video

I video, un altro classico. Entrati in voga grazie a Youtube permettono all’utente, senza troppa fatica, di informarsi su un argomento per quei 5-10-15 minuti.

Vantaggi:

  • Tiene incollato allo schermo l’utente;
  • Permette di essere, tramite la propria voce e il proprio volto, di essere riconoscibile per gli utenti;
  • Youtube, il contenitore per eccellenza di video, è il secondo motore di ricerca su internet (fate voi);
  • Ottimo per mostrare il funzionamento di prodotti o mostrare la propria attività;
  • Aiuta nella SEO del proprio sito web e nel branding.

Svantaggi:

  • Di difficile realizzazione, dato che bisogna gestire audio/video/copione;
  • Barriere all’ingresso più alte (stare davanti alla videocamera, montare video, etc.);
  • Richiede più tempo;
  • Non è adatto per tutti gli argomenti.

Per chi è adatto?

Per le attività che hanno qualcosa da mostrare perché risulta più facile seguire un video che un testo scritto, come il funzionamento di una macchina. È molto utile per gli artigiani che costruiscono il proprio prodotto, così da poterne raccontare la creazione, dall’ideazione alla vendita.

3. Podcast

Una delle ultime novità nel mondo della comunicazione, i podcast non sono nient’altro che programmi “radiofonici” gestiti da professionisti sui discorsi più disparati e che possono essere ascoltati comodamente dal proprio telefono.

Vantaggi

  • Le persone possono ascoltarlo mentre si occupano di altro;
  • Attualmente è un trend in crescita;
  • I mezzi per creare un podcast amatoriale sono piuttosto semplici.

Svantaggi

  • Difficile mantenere alta l’attenzione;
  • Non tutti sono disposti ad ascoltarli;
  • Non c’è nulla di visivo, per questo l’argomento deve essere ben ponderato;
  • Serve prepararsi un copione e l’abilità di parlare al microfono.

Per chi è adatto?

È molto utile per quelle aziende che offrono servizi (quindi intangibili) che devono obbligatoriamente essere raccontati; oppure per quegli imprenditori/professionisti che vogliono raccontare la propria storia e la propria attività.

4. Newsletter

Un utilissimo strumento che inserisco qui tra i contenuti perché sì che si tratta di un testo scritto (ma non sempre) MA con una logica completamente diversa, perché permette di “invertire” il processo di fruizione dei contenuti: non è l’utente a cercarlo ma l’azienda ad offrirlo (ovviamente solamente dopo che l’utente risulta iscritto). Ci permette di entrare nella casella di posta del nostro fruitore, in una sfera decisamente più personale.

Vantaggi

  • Permette, come detto sopra, di arrivare più vicino all’utente, nella sua email;
  • Possibilità di linkare altri contenuti all’interno del nostro sito;
  • Personalizzazione del contenuto (per gruppi di utenti).

Svantaggi

  • Rischio che il contenuto non sia letto;
  • Rischio che risulti poco accattivante e quindi porti alla disiscrizione;
  • Rischio di finire in spam.

Per chi è adatto?

Essendo uno strumento si può affermare che, fondamentalmente, è adatto a tutti. Tuttavia è necessaria una preparazione per poter preparare, costruire e gestire al meglio questo strumento importantissimo e che è entrato nell’utilizzo comune di quasi ogni azienda.

c. Conclusione

Oggi abbiamo parlato di contenuti e della loro importanza e ne abbiamo analizzato le principali tipologie.

Ora che resta da fare? Crearli!

Cominciate a creare qualcosa per cui valga la pena spendere del tempo nella lettura, non con la pretesa di voler INSEGNARE qualcosa MA CONDIVIDERE la vostra competenza ed esperienza, perché sia utile agli altri.

La differenza c’è. E si sente.

Quando vedrete i ritorni?

Nel mediolungo periodo. Come le cose migliori nella vita, richiedono tempo. E pazienza. E perseveranza.

Ma arriveranno, credetemi. E con gli interessi.

Ps. Qui c’è un video realizzato da Gabriele Polla, proprio su questo argomento