Vediamo oggi l’ “ordine” di importanza delle attività sul web

Tante volte su questo blog abbiamo parlato di strumenti, strategie e attività di comunicazione web, spesso contestualizzandole all’interno di un processo più grande – il piano di web marketing, composto di diverse fasi.

  1. Analisi della situazione di partenza;
  2. Identificazione degli obiettivi;
  3. Strategia;
  4. Piano operativo;
  5. Controllo e adattamento.

Oggi, facciamo un approfondimento sulla quarta fase l’attività operativa – in cui parleremo delle diverse attività ma non sarà una semplice lista: analizzeremo in ordine di priorità le attività indicando quali, secondo la nostra esperienza, è la roadmap (la strada da seguire, in gergo tecnico).

Il “metodo”

L’ordine di queste attività – dicevamo – non è casuale ma gerarchico – seguendo la filosofia della piramide invertita: un concetto caro al giornalismo.

Piramide che è suddivisa in tre voci differenti, ossia:

  • Informazioni più importante;
  • Dettagli importanti;
  • Informazioni generiche.

Ora, questa piramide riguarda il giornalismo e gli articoli e infatti si parla di informazioni e dettagli, con l’obiettivo di dare subito alla persona il cuore della notizia e – solo dopo – i dettagli, che interessano a meno persone (chi desidera approfondire).

Ciò che è interessante di questa piramide è “la filosofia” che ci sta dietro. Partire dalle attività più importanti per arrivare a quelle che hanno un minore impatto sulla tua comunicazione e che, quindi, possono essere attivate successivamente.

Perciò, alla GEM l’abbiamo rielaborata… ed ecco il risultato!

Riassumendo, abbiamo:

  1. Sito – GMB – Presìdi online
  2. Email – video – Articoli
  3. Post social – post GMB
  4. Altro…

Dove, alla base, abbiamo le attività più importanti e via via le altre attività… che ora andremo a commentare nel dettaglio.

Prima di partire, però, vogliamo soffermarci su un dettaglio: anche questo articolo – a ben vedere – ha la struttura della piramide rovesciata del giornalismo…

Siamo partiti dal concetto fondamentale: la piramide

Abbiamo dato i dettagli importanti: da quali elementi è composta la piramide…

E ora… approfondiamo i singoli punti: dettagli che per alcuni saranno inutili (magari già più ferrati sugli strumenti del web) ma per altri un utile ripasso di quelli che sono i principali strumenti online.

a. Sito – GMB – Presìdi online

Da qui non si scappa!

Qui poniamo le basi della tua comunicazione. D’altronde è il primo passo della comunicazione: creare i profili necessari per portare avanti la comunicazione.

Possono essere i social (come abbiamo già visto tante volte) e allora va analizzato quali siano i profili social sui quali puntare (Facebook? LinkedIn? Instagram?) e abbiamo dedicato un lungo articolo a questo argomento – che puoi recuperare qui.

Ma – ancora più dei social – in questa fase è importante cominciare a costruire le basi della tua visibilità online , ossia la SEO.

Senza entrare troppo nel dettaglio (se ti interessa l’argomento, abbiamo realizzato 5 articoli sulle principali tematiche, il primo parte da qui), per ora ti basti sapere che – senza sito – non si va da nessuna parte.

Infatti, se aprire un profilo social non ti costa nulla (e quindi non c’è una barriera all’ingresso), avere un sito comporta un investimento – sia nella realizzazione che nel mantenimento del dominio (es. gemcommunication.com). Eppure, a fronte di questo investimento, i benefici sono molti…

Innanzitutto dal fattore autorevolezza. Senza sito una persona che cerca nome azienda oppure nome azienda + località non riuscirà a trovarti e avrà un brutta prima impressione, perché nella testa avrà domande come…

Perché non ha il sito web? Ha qualcosa da nascondere? Magari ha chiuso? Mi potrò fidare?

Insomma, il sito è il mezzo più importante per dire “Sì esisto” (ma non solo, come vedremo tra poco).

L’altro strumento – di cui abbiamo già parlato tante volte – è la scheda Google My Business che Gabriele ha raccontato nel dettaglio in questo video:

La sua funzione è dare risposta immediata a chi cerca la tua attività o la categoria della tua attività (es. Studio Dentistico Rossi / Dentisti Cuneo), includendo informazioni molto importanti quali:

  • Orari di apertura;
  • Mappa (e possibilità di utilizzare Google Maps per guidare la persona fino a te);
  • Servizi/prodotti;
  • Una piccola descrizione;
  • Link vari (sito, social);
  • Numero di telefono;
  • Dal 2020 in poi, anche la sezione legata alla salute e alla sicurezza;
  • Le recensioni, fondamentali per un’attività online (ne abbiamo parlato in modo approfondito qui).

Già grazie a questi due strumenti – sito e GMB – la tua presenza online comincia a diffondersi, dato che puoi cominciare a monitorare le statistiche di chi ti cerca, di chi passa dal tuo sito o clicca sulle varie opzioni della scheda attività GMB.

È un primo ma fondamentale passo: banalmente, hai un sito da aggiungere al tuo bigliettino da visita, dove la persona può “verificare” quello che gli hai detto di persona.

Sono le fondamenta della tua comunicazione che non dovrebbero mai mancare. Poi certo, il sito può anche essere di sole 1/2 pagine ma… quella è una decisione successiva, dopo aver elaborato una strategia di marketing.

Per la scheda GMB è più semplice: gli spazi stabiliti da Google sono quelli che sono, quindi non si può sgarrare… ma solo completare nel modo più dettagliato possibile ciò che è a tua disposizione.

A questo punto, dopo aver fissato i pilastri della tua comunicazione online si passa alla fase #2, ossia:

b. Email – Video – Articoli (di blog)

Ora è il momento di costruire la “seconda fascia” delle attività di marketing:

  • Email;
  • Video;
  • Articoli di blog.

Analizziamole nel dettaglio.

Email:

I tuoi clienti attuali sono la tua più grande risorsa: senza di questi…

La tua attività non può andare avanti!

Certo, un concetto banale ma… Sapevi che – in media – portare ad nuovo acquisto un tuo attuale compratore è circa 7 volte più economico che convincere una persona sconosciuta?

Questo accade perché chi ha già acquistato da te ti conosce e sa che sei una persona affidabile e la tua azienda è in grado di soddisfare le sue esigenze (altrimenti, perché vorrebbe ancora comprare da te?).

Ma una persona che non conosce nemmeno la tua esistenza…  è più complesso.

Cosa c’entra questo ragionamento con le e-mail? Semplice, è lo strumento più semplice ed economico per continuare a mantenere un rapporto continuo con le persone “vicino alla tua azienda” (clienti o contatti che siano).

Non deve solo essere – ovviamente – un invio di mail finalizzate al “COMPRA – COMPRA – COMPRA”: dopo due invii si disiscrivono! Invece, inviare delle newsletter informative e ricche di contenuto che interessino all’utente: in questo modo si crea un  rapporto con le persone duraturo, che ti considereranno sempre di più come un punto di riferimento del settore.

Un altro vantaggio delle e-mail – inoltre – è che non essendo pubbliche (come un articolo di blog o un post sui social) possono essere riutilizzate e inviate in momenti diversi a diversi utenti, se trattano un argomento particolarmente importante.

Bene, ora passiamo ai

Video:

Perché ho scelto proprio i video e non altre forme, come le immagini? Per un semplice motivo.

Prima ti ho parlato di come grazie ad un sito ben ottimizzato puoi essere trovato su Google per le ricerche degli utenti… ecco per i video è la stessa identica cosa: infatti la più grande piattaforma di condivisione video (Youtube) è il secondo motore di ricerca al mondo.

Tradotto in altre parole, se una persona non trova ciò che cerca su Google allora passa a Youtube – con una nuova ricerca. Ecco perché ho indicato questa forma di contenuto… In realtà, ci sarebbero anche altri motivi… e te li raccontiamo con questo video!

Passiamo ora all’ultimo elemento dei tre:

Blog aziendale:

Il blog aziendale è uno strumento fondamentale perché hai la possibilità di:

  1. Trattare gli argomenti più importanti legati al tuo settore e che possono interessare al tuo pubblico (ossia che hanno delle ricerche online);
  2. Puoi raccontare il tuo punto di vista sul settore.

Infatti, grazie a questo importante strumento, puoi costruire la tua autorevolezza online e raccontare il tuo modo di vedere le cose.

So che forse potresti pensare: “Ma a nessuno interessa di…

*Inserire argomento noioso del tuo settore qui*”.

Non è vero!

Certo, a molte persone non interessa dei tuoi contenuti e di ciò che si occupa la tua azienda. E, infatti, non li cercano online.

In più devi considerare che non è detto che una persona debba SEMPRE essere interessata, in ogni momento della sua vita. Mi spiego meglio:

Esempio:

Se oggi decidessi di cambiare i serramenti di casa mia, sarei molto interessato a cercare online informazioni sull’argomento: come sceglierli, quali sono più adatti al mio stile di arredamento, pro e contro tra i vari materiali, aziende certificate, chi ha una produzione green, etc…  e questo interesse crescerà fino alla decisione di acquistare dei nuovi serramenti da un’azienda.

Compro, mi vengono installati e fine.

Dopo l’installazione, il mio interesse verso l’argomento scende a zero: ho comprato, sono soddisfatto e fine. Fino a quando non dovrò comprarne  di nuovi…

Ecco perché è importante un blog aziendale: serve a stimolare l’interesse verso l’argomento (e anche, in alcuni casi, anche a convincerlo ad acquistare) e verso la tua azienda – portandolo a comprare da te e non dalla concorrenza.

Inoltre è un ottimo strumento per fare SEO, dato che ti permette di raggiungere nuove query di ricerca (ossia quello che l’utente scrive su Google per cercare qualcosa) e di farti trovare lì.

Sul tema abbiamo creato diversi articoli su questo blog, di cui ti segnalo i due più importanti:

Perché avere un blog aziendale;

Come creare un calendario editoriale.

Noi, intanto, proseguiamo:

c. Post social – post GMB

Partiamo dai social:

Certo è che – come abbiamo ripetuto molte volte – non devi riempire i tuoi profili di post COMPRA-COMPRA-COMPRA perché è molto probabile che la persona, come ti ha dato fiducia richiedendo di rimanere in contatto con te, te la tolga.

Cosa pubblicare allora? Sei fortunato! Per te, abbiamo realizzato questo video sull’argomento contenuti.

Sul fronte GMB, invece, è ancora un terreno quasi inesplorato dalle aziende dato che sono davvero pochissime (numeri alla mano) a creare contenuti. Come funziona?

Semplice, come per i social, si crea un post (la struttura la vedi qui sotto):

Che resterà online per 7 giorni, dopodiché sarà ancora visibile ma contrassegnato come “inattivo” e la persona dovrà scorrere per vederlo.

Un altro strumento utile per poter mantenere un collegamento continuo con i propri clienti e con chi cerca la tua azienda (o informazioni sui tuoi prodotti/servizi).

Ora – terminato anche questo “blocco” della piramide – è arrivato il momento di parlare del suo vertice!

d. Altro…

In cima, c’è la categoria altro. Perché si trova proprio lì? E – ancora più importante – cosa rappresenta?

Con “Altro” non si intende tutto il resto delle attività che un’azienda può fare, per esempio, offline (infatti questo articolo è specifico sul web marketing) ma è un reminder per aiutarti a ricordare che – tra le attività – c’è anche da pensare a nuove proposte e a nuove strategie.

Con “Altro” intendiamo lo sviluppo di nuove idee e nuovi progetti online di cui – al momento – non sappiamo ancora se e come avranno successo.

Perciò il nostro consiglio è quello di concentrarti prima sulle attività fondamentali e, solo allora, svilupparne di nuove: in questo porterai avanti la comunicazione della tua azienda e avrai anche il tempo di sviluppare nuove proposte.

Conclusione

Siamo arrivati alla conclusione di questo lungo articolo sulla piramide invertita nella comunicazione aziendale:

Un sistema pratico e semplice da seguire (puoi anche stamparla e appenderla in ufficio!) per non perderti nel “grande mare” delle attività di marketing dopo aver fissato la strategia e gli obiettivi.

A questo punto, non ti resta che fare e analizzare i risultati mantenendo nel corso del tempo le azioni che più portano risultati e smettendo con quelle che non portano da nessuna parte la tua azienda.

Ora non ti resta che mettere in pratica la “Piramide invertita!”

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