La forza di un buon canale Youtube

In un altro articolo, abbiamo parlato dell’importanza dei contenuti e di come questi debbano essere sempre considerati nelle strategie digitali di un’azienda. Nella seconda parte, poi, avevo elencato qualche tipologia di contenuto, tra cui i video. (clicca qui per leggere l’articolo).

Oggi, idealmente, proseguiamo quel discorso e analizzeremo il perché un buon canale (inteso come un canale curato, gestito e aggiornato periodicamente) può avere un impatto molto forte sul proprio business, sia a livello di branding che di volume d’affari. Al termine, proporrò un caso studio reale, che abbiamo sviluppato in passato.

Cominciamo!

1. Cos’è Youtube?

Youtube è una piattaforma social nata per la condivisione di video. Le persone producono video, li caricano sui propri canali e li pubblicano.

Il principio è piuttosto semplice e, anche per questo, ogni secondo vengono caricate circa qualche centinaia di ore di video.

Sì, avete capito bene.

È impossibile, neanche al ritmo di 24 ore al giorno per tutta la vita, riuscire a vedere tutti i video presenti sulla piattaforma.

Fortunatamente, i video sono suddivisi in canali gestiti dalle persone che li caricano e questo permette una migliore organizzazione e la possibilità, tramite video consigliati (basati sulla nostra cronologia e interazioni) di mostrarci video della nicchia a cui siamo interessati.

Youtube, di possesso Google, è stato potenziato (i server in cui si caricavano video erano al limite di capienza e potenza) permettendo al social dei video di diventare:

  1. Uno dei social network più longevi e apprezzati dagli utenti e creatori di contenuti;
  2. Il secondo motore di ricerca della Terra.

Le persone, infatti, stanno tornando ad apprezzare i contenuti più lunghi e passa più tempo su questa piattaforma (che sia per intrattenimento, per imparare, per ispirazione). Dove trovano questi contenuti? Non su Facebook, tantomeno su Instagram (15 secondi per 24 ore) ma su Youtube.

Capite perché è importante essere su Youtube e caricare video di qualità? Non solo sarete rintracciabili all’interno della piattaforma (come siamo abituati a fare) MA il vostro video potrebbe anche essere proposto da Google sul suo motore di ricerca!

Questo perché, chi lavora in Google, ha capito che, per un certo genere di contenuti, un video è meglio di un articolo o, comunque, complementare.

Complementare? Cioè?

Ne parliamo nel prossimo punto.

2. I due principali tipi di video per il proprio canale

– Video di guide/prodotti:

a. La strategia di “supporto”

Sì, articoli del blog e video su Youtube, possono essere utilizzati insieme, per avere un risultato ancora migliore.

1 articolo + 1 video = 3      (risultato)

Sì lo so, non è matematicamente corretto. Ma lasciami spiegare con un esempio.

▶ Immaginiamo di  dover spiegare il funzionamento di un macchinario e creiamo una guida passo passo sul nostro blog. Pubblicato l’articolo, però, ci rendiamo conto che alcuni pulsanti sono nascosti o possono essere facilmente scambiati con altri. Che fare? Per sopperire ai punti di debolezza dell’articolo scritto, possiamo creare un video Youtube, in cui, riprendendo i punti scritti prima, mostriamo il funzionamento. In questo modo le persone possono vedere “dove mettere le mani” e, contemporaneamente, non devono prendere appunti per la paura di perdersi qualche passaggio, perché hanno il testo scritto.

Capisci?

Sfruttare al massimo i punti di forza e cercare di coprirne i lati negativi.

Questa appena descritta è la prima (e più semplice) strategia per Youtube: i video sono un supporto per altri contenuti dell’azienda.

b. Strategia dei contenuti unici (stand alone)

Strategia a: video + testo

Strategia b (che vedremo ora): video.

Questa strategia di pubblicazione dei contenuti è un passo avanti rispetto alla precedente; infatti dovremo, in qualità di imprenditori (o di chi per lui si occupa del marketing) studiare un nuovo calendario editoriale originale (gli articoli devono essere unici, ricordate). Richiede più impegno e più fatica, ma potrebbe portare una serie di benefici che non si potrebbero ottenere altrimenti.

Per esempio?

▶ Pubblichiamo il video di un particolare prodotto, delle sue caratteristiche e del suo funzionamento. Il video viene visto da una persona che ha quella particolare esigenza e si presenta in negozio. Di fronte a voi non avrete un cliente che non sa nulla di voi o del vostro prodotto ma ne conoscerà il funzionamento e non dovrete spiegare da capo le caratteristiche. Il cliente sarà molto più mirato nel suo processo di acquisto.

Non si deve parlare però, solo di presentazione di prodotti.

– Non solo vendita

I video non sono solo spot di vendita o presentazione, ma sono utilissimi anche per il miglioramento del proprio brand, in inglese: Branding.

Tutto, aziende e persone, ha un brand (nel caso delle persone si definisce personal brand). Siamo conosciuti per determinati valori e per determinate caratteristiche, punti di forza e debolezza.

Per questo motivo, una parte consistente dei video caricati sul canale dovrebbe essere legata alla nostra azienda, alla nostra storia; mostrando le nostre competenze, infatti, riusciremo ad essere percepiti come tali dalle persone che ci seguono, che potrebbero diventare nostri futuri clienti.

Ma come si fa?

Dando valore a chi ci segue.

Il principio è sempre quello, lo stesso del content marketing. Bisogna creare contenuti NON pensandoli per noi MA per aiutare chi è alla ricerca di un consiglio o è mosso da semplice curiosità. Parlate del vostro settore, di cosa vi occupate, di risolvere piccoli problemi alle persone… Sarete ricompensati.

Perciò:

Create un canale Youtube, create video di valore, le persone cominceranno a seguirvi e, quando avranno una determinata esigenza… verranno da voi, perché già (anche se solo tramite uno schermo) vi conoscono e vi RI-conoscono come professionisti. A quel punto diventeranno vostri clienti.

Bene, tiriamo il fiato un secondo.

Ora andremo ad analizzare un caso studio, pratico, che abbiamo realizzato noi della Gem Communication insieme a GE.S.A.C., una cooperativa sociale.

4. Caso studio GE.S.A.C.

Infine, per non lasciare questo articolo troppo teorico, ma darvi anche qualcosa di pratico, potete andare a leggere, sul nostro portfolio, il case study di GE.S.A.C., che si è incentrato sulla strategia dei video.

Non riscrivo il caso, in quanto sarebbe un’inutile ripetizione e, soprattutto, Google non vede di buon occhio il duplicare gli argomenti e la ripetizione continua. Meglio un link all’argomento originale.

Vi consiglio di darci un’occhiata, poi tornate qui, per la conclusione.

Ecco il link al nostro portfolio: clicca qui.

5. Conclusione

Bene, siamo arrivati alla conclusione.

Spero che il caso possa avervi aiutato a capire cosa significa scendere nel pratico e, in relazione con questo articolo, come funzionano i video.

Tornando a noi:

Un canale Youtube può diventare un punto di forza per la nostra azienda (e per il brand). A patto di impegnarsi dedicando tempo e risorse alla creazione di video che portino valore alle persone… potremo avere ottimi ritorni.

Sia economici che di reputazione.

La cui importanza non va mai sottovalutata.

Ci permetterà, infatti, di costruire poco per volta, una solida presenza autorevole nel settore e, di conseguenza a questa, una solida base di clienti che rispettano le nostre competenze e, cosa più importante, si fidano di noi.

Ti serve un supporto per sviluppare la tua strategia di contenuti video tramite Youtube? Richiedi la tua consulenza personalizzata, premendo il bottone qui sotto!