Meglio fare tutto da me oppure è meglio lavorare con l’e-commerce di Facebook o Google oppure con Amazon? 

Se sei un imprenditore che deve vendere un prodotto, ti sarai sicuramente posto questo interrogativo:

“Ma l’e-commerce è meglio gestirmelo da me oppure appoggiarsi ai grandi del mercato?”

Ma cosa vuol dire gestirsi da un e-commerce?

Significa che si cerca una web agency, la si contatta e le si chiede di creare da zero una piattaforma ESCLUSIVA per la nostra azienda, in cui possiamo muoverci come meglio crediamo.

Sì ma Amazon potrebbe essere un’opportunità!

Certo, ma non per tutti.

Per questo nell’articolo di oggi ti illustrerò vantaggi/svantaggi di un e-commerce proprio/di terze parti. E, prima della conclusione, come capire quale strategia è meglio per te.

Già in uno scorso articolo, in cui spiegavo come digitalizzare la propria azienda, avevo parlato di e-commerce, tuttavia ho ritenuto necessario fare un approfondimento su un argomento così vasto. Puoi recuperarlo cliccando qui.

Ma non perdiamo altro tempo e cominciamo subito!

a. Vantaggi e svantaggi dei marketplace di terze parti (Amazon, Google, Facebook)

Il primo pensiero, quando si decide di vendere qualcosa su internet, è quello di appoggiarsi ai grandi player di mercato, evitando così di dover cominciare da zero.

Ma quali sono i pro e i contro?

1. I pro dei marketplace

Vantaggi di costo:

Non dover pagare di propria tasca propria la creazione da zero e il doversi preoccupare costantemente che sia tutto funzionante o dover pagare per fare modifiche.

Vantaggi di logistica:

Soprattutto con Amazon, il problema è risolto alla radice, dato che voi spedite una certa quantità del vostro prodotto al magazzino e lui si occuperà di tutto il resto. Importante sottolineare anche la gestione dei resi e il ritiro prodotti.

Vantaggi di visibilità:

Se siete appena partiti, l’appoggiarvi ad un e-commerce ti renderà la vita più facile, dato che dovrai competere all’interno del “negozio” virtuale e con i venditori iscritti, non con tutti i potenziali venditori.

Vantaggi di traffico organico: 

Strettamente collegato al punto precedente, le persone cercano: Nome marketplace → prodotto → noi. Inoltre potremo anche essere trovati tramite i prodotti correlati oppure semplicemente perché le persone navigano sul sito e si potrebbero imbattere nei tuoi prodotti.

Vantaggi di promozione:

 Il marketplace si occuperà della promozione, sponsorizzando la categoria (dove si trova anche il nostro prodotto) sui maggiori social, sapendo che l’utente intende comprarlo sul marketplace. Vi lascio uno screen perché sia più chiaro:Screen ricerca Google occhiali da sole

Vedi? Amazon sponsorizza il prodotto e, all’interno della scheda, troverai il tuo marchio (che è anche uno svantaggio, ma ne parleremo dopo).

Vantaggi di affidabilità percepita:

Questo prodotto si trova sul marketplace giusto? E ha 50 recensioni positive? Beh allora deve valerne la pena, per forza. Questo è la grande forza dei marketplace. Non avendo il pieno controllo della piattaforma, quelle recensioni che ci lasciano siamo obbligati (anche se fossimo in malafede) a lasciarle lì. E il consumatore si sente protetto.

Vantaggi di fiducia del cliente:

Legato al punto precedente, il cliente sa che in qualunque caso, avrà dalla sua la forza di un colosso come intermediario all’acquisto e, naturalmente, si sentirà più tranquillo.

Bene, questi erano i principali pro dei marketplace. Ma ora vediamo il rovescio della medaglia, che per molti imprenditori può essere insopportabile e portarli a “cavarsela da soli“.

2. I contro dei marketplace

Sei agli ordini di un’altra azienda:

Se l’azienda che controlla il marketplace decide che, per qualunque motivo, da domani si prende una percentuale maggiore o cambia il modo di mostrare l’ordine dei prodotti, devi stare alle loro regole del gioco. Sei uno dei tanti venditori sulla piattaforma.

Il cliente ha sempre ragione, anche quando è in malafede:

Ricordate il punto descritto sopra (“il consumatore si sente protetto“)? È un’ottimo vantaggio, perché può portare il cliente ad acquistare di più o più in fretta, ma non è tutto oro quello che luccica. Io potrei comprare un prodotto, usarlo e poi lamentare difetti/malfunzionamenti e farmi rimborsare.

Ecco un esempio:

Compro un libro su Amazon, per esempio. Lo leggo in 3/4 giorni e poi capisco che non mi serve più. Posso tenerlo in libreria oppure… posso strappare qualche pagina e aprire il contenzioso dicendo che mi è arrivato già così. Se il cliente ha sempre ragione… vinco io e tu mi ridai i soldi. Tanto sono sicuro che il marketplace darà ragione a me. Che beffa eh?

Non esiste possibilità di difendersi, anzi: dobbiamo obbedire. Siamo certi al 100% che il prodotto era a integro al momento della spedizione? Non possiamo dialogare direttamente con il cliente. E questo rende forti le persone disoneste.

Il ban del profilo:

Collegato ai punti precedenti. Ci sono casi in cui il nostro profilo verrà chiuso. Alcune volte per motivi corretti (stiamo truffando le persone) ma ci sono casi in cui non si riesce a capire il motivo del ban. E se il nostro profilo viene chiuso ingiustamente? Indovinato, possiamo provare a cercare una soluzione con la piattaforma, ma non è sempre possibile.

Sei uno dei tanti: 

Quando i marketplace mostrano i prodotti, non lo fanno sulla base della qualità del prodotto, sul processo artigianale, sui punti di forza. Semplicemente li elencano. E questo ti danneggia perché, sul lungo periodo, ti porta a combattere la guerra dei poveri: la competizione del prezzo più basso. Non puoi raccontare chi è la tua azienda, cosa fai, perché sei diverso, perché sei unico. Sei tra tanti e sei uno dei tanti.

La promozione è per categoria:

Già, l’utente cerca: “Nome prodotto + marketplace” e di conseguenza le ads (le pubblicità) sono create sulla base di queste ricerche. Quindi, di nuovo, il tuo prodotto è trovato perché ha quel nome (braccialetto, occhiali), non perché lo produci tu.

Guarda cosa succede se alla ricerca precedente andiamo più precisi, cercando il brand del prodotto:

Ricerca prodotto per brand

Compare la pubblicità (SEM), poi l’e-commerce ufficiale e poi… solo allora compare un marketplace.

Penso sia abbastanza chiaro quale sarà il prossimo punto.

Il tuo brand è secondario:

Le persone non comprano il TUO prodotto su un marketplace ma UN prodotto suL marketplace.

Quante volte senti la frase:

L’ho comprato su xyz“. Tu prova a chiedere loro: “Ma sai chi effettivamente l’ha prodotto? Sapresti trovarlo al di fuori di xyz?

Molto spesso la risposta sarà negativa. E a quel punto potrai ragionare sul perché una persona dovrebbe comprare il mio prodotto rispetto agli altri.

La qualità percepita è più bassa:

Se si arriva al punto di dover combattere sul prezzo più basso, che succederà? Che da qualche parte bisognerà trovare come risparmiare. Indovina un po’? Le persone non trovano e, molto spesso, non comprano prodotti di lusso/alimenti/elettronica troppo serenamente sui marketplace. Perché li percepiscono con minore qualità rispetto al negozio e all’ e-commerce ufficiale.

Ecco perché, inoltre, non  si trovano beni di lusso sui marketplace. Svenderebbero il loro marchio.

b. Vantaggi e svantaggi di e-commerce proprietari (gestiti direttamente da voi)

Dopo questa lunga descrizione di pro/contro dei marketplace, passiamo ora ai vantaggi/svantaggi di possedere un e-commerce. Non ti preoccupare, sarà più veloce come analisi perché, fondamentalmente, i vantaggi di prima ora sono svantaggi e gli svantaggi… sono eliminabili fin dal principio.

Ma procediamo con ordine…

1. I contro degli e-commerce proprietari

Perché inizio con i contro? Perché semplicemente sono all’opposto dei precedenti pro, perciò… I vantaggi di costo, di logistica, di visibilità, di traffico organico e di promozione diventano problemi da gestire autonomamente.

Magazzino, spedizione, resi? Tutto a carico nostro (sia come costi che come difficoltà di gestione) e da considerare all’interno del prezzo di vendita.

Quindi diminuiscono i margini e aumentano i costi:

Dobbiamo sponsorizzarci di più, lavorare sulla SEO del nostro sito, ma tutto questo ha un prezzo.

In chiusura, i contro sono di due tipologie:

  1. I costi: Ne parlavamo prima, aumentano e diminuiscono i margini;
  2. I “grattacapi”: Come mi sponsorizzo? Dove mi sponsorizzo? Come gestisco i resi? Come spedisco i prodotti? Come faccio con i pagamenti? Tutti questi pensieri entrano nel vivo della gestione aziendale, che deve occuparsi da sé di un nuovo canale di vendita, gestito esclusivamente dall’imprenditore.

Arrivato a questo punto, alcuni potrebbero domandarsi: “Vabbè, ma così scoraggi chi vuole avere un e-commerce, troppi rischi, troppi pensieri, non può valerne la pena, i contro sono ingestibili e molto più pesanti dei pro”

Beh la mia risposta è semplice, anzi, è una domanda provocatoria.

Se avessi voluto la via facile, perché hai scelto di fare l’imprenditore?

Tra i vari motivi c’è, probabilmente la LIBERTÀ di agire e di muoversi.

Ed è questo l’ENORME pro del sito e-commerce proprietario.

2. I pro degli e-commerce proprietari

Ricordi gli svantaggi dei marketplace?

Il tuo brand è secondario, la qualità percepita è minore, sei uno dei tanti, dipendi dalle decisioni di un’altra azienda?

Ecco. 

Tutti svaniti.

Perché?

Perché riacquisici il controllo totale sul prodotto e sulla vendita.

Puoi gestire come meglio credi ogni offerta, ogni promozione, ogni prodotto correlato.

Vuoi sponsorizzare solo un prodotto e gli altri no? Benissimo, è una tua scelta.

Vuoi fare una tua strategia social diversa dalla solita dei marketplace? Nessuno te lo impedirà.

Sei nel tuo territorio, con le tue regole e i tuoi prodotti.

E, soprattutto, i clienti sono TUOI.

Possiedi la loro email (del perché è così importante ne parleremo in un altro articolo dedicato, puoi trovarlo cliccando qui). Hanno comprato da TE, nel tuo negozio virtuale, ma pur sempre TUO.

Sanno dove trovarti, come trovarti sui social, riconoscono il tuo brand.

E conoscono e apprezzano (altrimenti perché comprerebbero?) il tuo valore e della tua attività.

Prima di proseguire a leggere, prenditi un momento e rifletti su tutte le attività originali che potresti fare sul tuo e-commerce. L’unico limite? La tua inventiva.

c. Qual è la soluzione più adatta a me? E-commerce proprietario o marketplace di terzi?

Qui la parola passa a te.

Non so quale sia il tuo business, i tuoi costi, come sei percepito dai tuoi clienti.

Posso solo darti un’indicazione generale, ossia:

  • Se vuoi il controllo totale sul prodotto (e intorno) e puntare molto forte sul tuo brand vai per la soluzione e-commerce dove potrai gestire al meglio il tuo business online.
  • Se il tuo prodotto è percepito solo in funzione del costo, o se non te la senti di rischiare (anche a costo di stare alle regole altrui) o, più semplicemente, vuoi evitarti troppi mal di testa allora i marketplace fanno per te.

Importante! Naturalmente, non è una scelta esclusiva (o uno o l’altro) dato che ci sono aziende che inseriscono alcune tipologie di prodotti sui marketplace, si fanno conoscere, fanno conoscere la qualità dei loro prodotti e… vendono tutto il resto sul proprio sito. In questo modo sfruttano i pro dell’uno e contemporaneamente, si muovono anche con il loro e-commerce, magari con i prodotti più raffinati e costosi.

Un’idea niente male no?

c. Conclusione

Siamo arrivati alla fine. Oggi abbiamo parlato di pro/contro dei metodi di vendita online e abbiamo visto come scegliere la soluzione  più adatta al proprio business.

Perché alla fine di tutto, l’importante è che la scelta sia fatta razionalmente, con coscienza e pensando al futuro, non solo ai risultati immediati.

Come ripeto spesso, nel marketing non ci sono risposte sbagliate a priori.

Magari tutti gli imprenditori di tua conoscenza hanno successo facendo determinate azioni, ma tu non riesci a svoltare. Probabilmente perché quelle azioni non rendono giustizia alla tua attività e al tuo brand.

Fatta questa precisazione finale non mi resta che salutarti e…

In bocca al lupo per il tuo business!

Ps. Vuoi avere altri consigli per il marketing della tua azienda? Visita il nostro blog!